martedì 2 agosto 2022

Walk the line (2005) #Recensione

 "Walk the line" è un biopic sulla vita del cantautore americano conosciuto come Johnny Cash (all'anagrafe J.R. Cash).

La trama è ovviamente composta dal ripercorrere dei fatti salienti della sua vita, dall'infanzia in povertà e con un padre impositore, ai tempi in aviazione, dove iniziò ha scrivere le sue prime canzoni con una chitarra appena comprata, fino alle molteplici vicissitudini della sua vita sentimentale.

Il film ha due versioni, quella estesa è di 2 ore e 33 minuti, che per quanto siano a passo lento (ma costante), non finisco per pesare in maniera rilevante sul giudizio finale personale. Il tutto è infatti molto scorrevole, coerente, e le scene sono ben amalgamate tra loro, non sembra di assistere come a volte accade ad un qualcosa di estenuante che poteva essere diviso in puntate in stile serie televisiva, ne tanto meno a elementi, scenari o personaggi, inseriti forzatamente, questo certamente anche grazie al fatto che sia una storia vera.

 
I protagonisti sono tutti o quasi da promuovere a livello recitativo, ne è prova l'oscar a Reese Witherspoon, ottima performance ma forse nello specifico un po' eccessivo. Molto bene Joaquin Phoenix, che raramente delude, bene il padre nella rappresentazione della propria frustrazione, non promossa invece Ginnifer Goodwin, nella parte di Vivian Liberto, (nella realtà prima moglie e primo grande amore di Johnny), per il poco coincidere tra le sue espressioni e movenze, con le frasi e gli atteggiamenti che il personaggio richiedeva. 

La colonna sonora stavolta non può proprio essere sorvolata, ma è anche di facile analisi, dato che si tratta come è ovvio che sia, quasi interamente delle canzoni di maggior successo di Johnny Cash, più alcuni brani molto ascoltati nell'america di quegli anni, con varie comparsate sia musicalmente che come personaggi, da parte degli altri mostri sacri dell'epoca, da Jerry Lee Lewis a Elvis. Il giudizio quindi non può essere dato su quanto sia calzante con l'opera o meno, dato che è stata una scelta forzata, ma rimane totalmente soggettivo, legato al gusto personale di quanto a qualcuno piaccia la musica di Cash. 

In sostanza è un film lungo, ma che non si fa sentire, e fa rimanere interessati quanto basta per non assopirsi nemmeno visionandolo in un dopocena settimanale. E' inoltre un'opera senza scene eccessive, nonostante si parli in abbondanza di argomenti come sesso, droga e abusi domenstici, ciò lo rende alla fine adatto praticamente a tutti, e anche se non brilla come la stella del vero Johnny Cash, rimane una pellicola ben fatta.


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