"Il bar di Chernobyl" (titolo originale "Chernobyl's cafè) è un documentario francese realizzato nel 2016, nell'anno dell'anniversario dei 30 anni dal disastro che colpì quella zona dell'Ucraina, ossia l'esplosione nel reattore numero 4 della centra nucleare che li si trova (e che è incredibilmente ancora in funzione), ma che afflisse consequentemente indirettamente il mondo intero.
Forse non il più imparziale del documentari, va detto. Non che sia un requisito essenziale, ma si nota comunque dal tono fin dall'inizio e nel caso ve ne fossero ancora dei dubbi, viene confermato dalla frase finale.
Tutto questo, per quanto gran parte del mondo non ne fosse certamente al corrente, è fatto in maniera del tutto legale, in totale tranquillità, come ogni altra gita di piacere, perché il turismo, organizzato, non solo è possibile in quelle zone, ma è anche in forte crescita.
Il documentario si concentra in particolare sul bar all'interno delle piccola cittadina di Chernobyl, come elemento dal quale si irradia la vita nella città. Punto di riferimento per il piccolo paese, ossia per i lavoratori della centrale e per i militari che controllano gli accessi, ma anche appunto per turisti di ogni tipo, ed opportunità lavorativa per la gente del posto, che dopo alcune iniziali titubanze si dichiara molto soddisfatta di far parte da anni dello staff del bar.
In conclusione, non si può che consigliarlo, non è certo un qualcosa di memorabile cinematograficamente, ma è comunque informativo, ed aggiornato, come un buon articolo di giornale ad immagini.
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