sabato 8 maggio 2021

Il cinema che disorienta

Se il tema fosse molto specifico, come l'orientamento, riusciremmo comunque a trovare vari errori grossolani nella cinematografia?.  
La risposta è si, un po' per la vastità del numero e tipologie di pellicole in circolazione, un po' perché talvolta serve la spettacolarizzazione o la semplificazione e finiscono per essere trattati argomenti in modo assolutamente superficiale, o del tutto errato. 
Recentemente ho avuto il piacere di visionare un videocorso di cartografia ed orientamento. Il relatore Enrico Maddalena, autore del libro "Orienteering", nell'arco delle svariate ore di filmato, usava alcuni esempi cinematografici per spiegare quanto poco di vero ci fosse in alcune scene di film, riguardo a questi aspetti. 

La prima pellicola che portava ad esempio era Gravity, del 2013, con Sandra Bullock e George Clooney. Dopo una collisione da parte di alcuni meteoriti con la navicella spaziale dei due protagonisti, si sentono gli stessi cercare di darsi dei riferimenti usando l'est e l'ovest.

Questo era completamente insensato e di conseguenza inutile, dato che i punti cardinali e quelli intercardinali hanno senso esclusivamente in un ambiente terrestre, nello spazio non hanno alcun valore. Nord e Sud infatti sono legati all'asse di rotazione terrestre e non avrebbero senso altrove, allo stesso modo l'Est e l'Ovest che sono i punti in cui il sole sorge e tramonta, sempre e solo in riferimento al nostro pianeta.

Il secondo film citato era L'urlo dell'odio, il protagonista ed i due compagni insieme ai quali è precipitato in una zona remota, cerca di orientarsi per trovare il modo di raggiungere la civiltà, e lo fa utilizzando un fermacarte, una di quelle comuni grappette metalliche per tenere insieme i fogli, che aveva per l'appunto in tasca, strofinandolo sulla propria manica ed adagiandolo su di una foglia che stava galleggiando sull'acqua. Automaticamente la foglia, in mezzo allo stupore mimico e sonoro dei suoi due compagni di avventura, esterrefatti da quello che stava accadendo, inizia a ruotare su se stessa, finendo per indicare quello che a quel punto sembra essere ovvio, cioè il nord.  
Questa è una totale supercazzola visiva, (in un blog sul cinema "Supercazzola" è una licenza artistica più che concessa) dato che viene completamente scambiata la proprietà dell'energia elettrostatica con quella del magnetismo. Lo strofinare qualcosa su di una superfice non fa altro che elettrizzarlo, a maggior ragione, come spiega Maddalena, strofinare un tale oggetto metallico non farebbe altro che fargli scaricare immediatamente l'energia acquisita attraverso la mano, essendo un materiale conduttore. 
Conclude dunque nel video, come non potrebbe mai funzionare una bussola di questo tipo, non avendo essa un ago magnetizzato, magnetizzazione che andrebbe imprescindibilmente fatta al fermaglio da ufficio, strusciandolo in una maniera ben precisa ad un magnete, perché la "bussola" in questione nella scena del film possa effettivamente funzionare. 

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Nel caso foste interessati all'argomento, entrambe queste scene sono descritte e spiegate meglio, anche in maniera visiva, nel suo videocorso, che raccomando a chiunque di visionare perché interessante ed utile, a prescindere da passioni ed interessi personali. Non si sa mai quando possa capitare di avere bisogno di certe nozioni, ma sempre meglio sapere troppo che troppo poco. 


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