"Profumo di donna" è una pellicola di ormai 50 anni fa, e li sente tutti.
La storia è quella di un veterano dell'esercito, residente a Torino, il quale ha perso la vista ed un avanbraccio a causa di una bomba, ed è diventato insolente ed insopportabile, oltre che non più del tutto autosufficiente.
Ad accudirlo si presenta una giovane leva dell'esercito di soli 18 anni, mandata li per una settimana di licenza premio.
I due inizieranno un viaggio fisico, verso il sud Italia, che li porterà a fermarsi a Genova e Roma, via Pisa, per giungere infine a Napoli come previsto, ma anche un viaggio personale, alla scoperta di lati di loro stessi.
Come detto il film sente tutti i propri anni, sia per aspetti pratici come la qualità video e forse ancor più quella audio, sia per aspetti come il passo, piuttosto lento, che per quanto al tempo fosse la norma, oggi è diventato piuttosto raro. Presenti anche alcuni dialoghi indirizzati a personaggi (nel film) gay, che con la maggiore sensibilità moderna non sarebbero più tollerati.
Il film di per se appare piuttosto ben pensato, essendo di fatto la trasposizione cinematografica di una opera letteraria di successo, ed ebbe anche un ottimo riscontro, soprattutto dalla critica, che lo candidò addirittura a due premi Oscar, di cui uno come miglior film straniero.
Tanto fu apprezzato che ne fu realizzato molti anni dopo un remake hollywoodiano, con addirittura Al Pacino come protagonista.
Da elogiare anche la colonna sonora, estremamente minimalista, con giusto un paio di canzoni al piano, ma che risulta molto pertinente, come anche la recitazione generale da parte un po' di tutto il cast, ed i dialoghi, forse in assoluto l'aspetto di maggior valore di tutta l'opera.
Di negativo forse la ridondanza di alcuni concetti, o il labiale poco combaciante di alcuni personaggi.
In sostanza un film tra i più noti e storici del cinema italiano di un tempo, che ha avuto come protagonista un Gassman all'apice della carriera, che ha mostrato la performance che tutti si aspettavano da lui, ma che è difficile da consigliare ad un pubblico specifico, salvo a qualcuno che voglia addentrarsi nel cinema storico italiano.
Nota negativa di contorno, è stata la prematura scomparsa del coprotagonista, quasi 18enne nel film, e con un futuro brillante all'orizzonte, che morì poche settimane dopo la fine delle riprese a causa di un incidente stradale.
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